Le famiglie dell’area urbana spendono in telefonia mobile
poco meno di due milioni di euro al mese, una cifra che stupisce, ma che a
pensarci bene risulta essere perfettamente in linea con l’andamento delle mode
e le nuove necessità delle persone. Essere tecnologici ed essere smart,
brillanti, veloci è una prerogativa dei nostri giorni e, per stare al passo con
i tempi, si utilizzano i cellulari di ultima generazione, non più idonei
solamente a fare telefonate, ma capaci di svolgere contemporaneamente
molteplici funzioni. Proprio per questo una delle voci di spesa che si fanno
sempre più onerose sono quelle legate alla telefonia mobile e ai servizi
dedicati. Secondo le stime di Demoskopika, elaborate su dati Istat, la spesa di
poco meno di due milioni di euro al mese delle famiglie dell’area urbana
cosentina in un anno frutta ai gestori e alle case produttrici intorno ai 23
milioni. Gli apparecchi telefonici sono sempre più sofisticati, ma non
raccolgono solo l’interesse di chi potrebbe usarli per lavoro, infatti, come
risulta dai dati Censis, i principali fruitori del servizio sono in realtà
giovani e giovanissimi, tra i 12 e i 30 anni, che rappresentano l’85,7%
dell’utenza. «Ho uno smartphone e lo utilizzo per tantissime ore – racconta
Giovanni Cortese, informatico - non posso farne a meno durante il giorno ed è
la prima cosa che guardo la mattina e l'ultima la notte. Ogni tanto quando mi
scordo vado in ansia, questo, però, forse è dovuto alla fobia di perderlo». Gli
smartphone sono in grado di fare tantissime cose e di adattarsi alle esigenze
di chi li usa plasmandosi perfettamente alle sue inclinazioni: «uso il mio
smartphone per vari scopi: dalle email ai social network, alle app di notizia, per il meteo e anche per lo shopping –
racconta ancora Cortese - questo rende un’idea del fatto che sto moltissimo su
internet, inoltre sono informato sulle novità della tecnologia e, al contrario di
molti altri miei amici, non gioco moltissimo sul dispositivo, amo solo i giochi
rompi capo». Sono molti anche gli altri under 30 che raccontano le loro
giornate in simbiosi con lo smartphone: «il mio dispositivo indica che trascorro
in totale circa quattro ore al giorno al cellulare – racconta Michele Belfiore,
studente – lo utilizzo per internet, ma principalmente per le telefonate e le
app di messaggistica». C’è anche chi riesce a essere più morigerato: «utilizzo
il mio smartphone per navigare in internet – racconta Antonia Pino,
rappresentante di prodotti estetici – e per le varie app che vi ho installato
su. In totale posso dire di trascorrere circa due ore della mia giornata allo
smartphone». C’è, poi, chi fa i conti con i costi dei servizi e cerca degli
escamotage per risparmiare: «ho un fratello e una sorella, tutti e tre abbiamo
meno di trent’anni e abbiamo degli smartphone – racconta Rita Paesi, operatrice
di call center – passiamo gran parte del nostro tempo alla ricerca di nuove
offerte per risparmiare senza rinunciare ai servizi che ci servono maggiormente
e, proprio per questo, cambiamo spesso operatore!».
Articoli di attualità e di cultura e, poi, un progetto personale: "Sogni in un Pugno", per parlare di quelli che ce l'hanno fatta. Non a diventare famosi o a prendere l'Oscar: semplicemente a trovare una strada mentre tutto sembra tenebre e tempesta.
mercoledì 22 giugno 2016
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