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mercoledì 29 giugno 2016

Contare l'infinito, NUMTA 2016

Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud del 28/06/2016

La matematica è dinamica, flessibile, capace di cambiare in base alle nuove conoscenze e alle nuove teorie che vengono elaborate e dimostrate senza contraddizioni. Proprio algoritmi, numeri e l’affascinante possibilità di misurare l’infinito hanno popolato le giornate dei partecipanti alla Conferenza internazionale e Summer school, NUMTA 2016, organizzata dal dipartimento di ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica dell’Unical, in collaborazione con la Society for Industrial and Applied Mathematics degli Stati Uniti. La prima mattinata di lavori si è svolta in maniera plenaria dando modo ai partecipanti di conoscersi e confrontarsi sul tema del calcolo, sia da un punto di vista tradizionale che come nuova frontiera dell’innovazione, mentre gli appuntamenti delle giornate a seguire sono stati divisi per argomenti specifici e briefing. Uno degli appuntamenti più attesi è stato quello con le osservazioni di Gabriele Lolli, logico e filosofo della matematica, che ha messo sotto la sua lente una nuova metodologia che consente di trattare quantità infinite ed infinitesime. Tale teoria è uno dei risultati dell’Unical, poiché è stata teorizzata proprio all’università di Arcavacata dal professore Yaroslav Sergeyev, anche responsabile scientifico dell’intera iniziativa NUMTA 2016. In particolare Sergeyev non nega l'esistenza di oggetti infiniti o infinitesimi, ma ammette che sia gli uomini, che le macchine sono in grado di eseguire soltanto un numero finito di operazioni. Puntando a migliorare gli strumenti matematici, Sergeyev propone un'unità di misura dell'infinito, che consente di applicare il calcolo algebrico (anche) a quantità infinite e infinitesime. Insomma: non solo la fisica evolve e non è solo in questo campo che si studiano e realizzano nuovi strumenti di osservazione: ciò è possibile e si verifica anche per la Matematica. Lolli ha avuto così modo di osservare una  teoria secondo la quale l’infinito sarebbe in realtà quantificabile, ribaltando di fatto quanto finora ritenuto imprescindibile. Il concetto tradizionale di infinito risale al periodo compreso fra il 1600 e il 1800 e, stando agli ultimi studi di Lolli e Sergeyev, andrebbe rivisitato. Proprio durante le giornate di discussione e dimostrazioni di Pizzo Calabro è emersa ancor più pressante la volontà di proporre un aggiornamento per il programma di insegnamento delle quinte classi delle superiori e introdurre l’innovativo concetto di infinito. Il NUMTA2016 si è rivelato un appuntamento molto seguito e atteso sullo scenario internazionale dei dibattiti matematici, la sua prima edizione è stata fatta nel 2013, incorporando anche negli stessi giorni una scuola estiva per giovani studiosi. In queste giornate di convegni e lavori si sono avvicendati 150 ricercatori provenienti da 22 Paesi diversi che, seguendo una fitta tabella di marcia, hanno avuto modo di conoscere e sperimentare i temi della matematica, ma anche di saggiare l’accoglienza e le bontà enogastronomiche del posto. Come di consueto anche in questa edizione al NUMTA è stata affiancata una Summer School che ha messo alla prova giovani matematici e li ha coinvolti direttamente nell’ambito delle lezioni internazionali. Partner dell’iniziativa anche i nomi di altre importanti realtà italiane del settore, il Gruppo Nazionale per il Calcolo Scientifico dell’INdAM, L’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni, C.N.R. e l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”.

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